mercoledì 12 giugno 2013

Last day of School...

Oggi è l'ultimo giorno di scuola dell'Ometto.
Non posso non pensare all'emozione del primo giorno, alle incognite che avevamo davanti.
Non posso non pensare alla fatica e all'impegno che tutti i bambini e
 le loro maestre hanno messo nel lavoro di questo anno scolastico.
Ripensando mi è venuto in mente un racconto letto tantissimi anni fa... ve lo riporto tutto,
che il primo giorno di scuola ne feci solo cenno,  e lo dedico a tutti gli insegnanti. 
Perché il loro ruolo è speciale, sempre.

credits


"Non conoscevo l’uomo davanti a me questa mattina. Ma ho notato che tutti e due camminavamo un po’ più diritti, un po’ più orgogliosi, tenendo per mano le nostre figlie. Eravamo orgogliosi ma apprensivi in quella giornata importante. Le nostre bambine cominciavano la prima elementare. Stavamo per consegnarle, almeno per :un certo periodo, a quella istituzione che chiamiamo scuola.
Mentre entravamo nell’edificio, lui mi ha guardato. I nostri occhi si sono incontrati appena per un attimo, ma è stato sufficiente. Nei nostri occhi traboccavano il nostro affetto per le figlie, le nostre speranze per il loro futuro, la nostra preoccupazione per il loro benessere.
Tu, la loro maestra, ci hai accolto alla porta. Ti sei presentata e hai indicato alle bambine il loro posto. Noi le abbiamo salutate con un bacio e siamo usciti. Non ci siamo parlati tornando al parcheggio e ai nostri rispettivi lavori. Eravamo troppo impegnati a pensare a te. Vi erano tante cose che volevamo dirti, maestra. Troppe cose che abbiamo tralasciato di dire. Per questo ti scrivo. Vorrei dirti le cose per le quali non abbiamo avuto tempo questa prima mattina.
Spero che tu abbia notato il vestito di Beth. Era bellissima con quel vestito. Ora, lo so che tu la riterrai la parzialità di un padre, ma lei pensava di essere bellissima con quel vestito, ed è questo ciò che importa davvero. Lo sai che abbiamo passato un’intera settimana a passare in rassegna i centri commerciali per trovare proprio il vestito giusto per questa occasione speciale? Beth non te lo farebbe mai capire, ma sono certo che vorrebbe dirti che ha scelto quel vestito per via del modo in cui si dispiegava quando lei danzava davanti agli specchi del negozio. Nell’istante in cui lo ha indossato, ha capito di avere trovato il suo vestito speciale. Chissà se tu l’hai notato. Una sola parola da parte tua renderebbe quel vestito ancor più meraviglioso.
Le sue scarpe ti dicono molto di Beth e molto della sua famiglia. Valgono almeno un minuto del tuo tempo. Sì, sono scarpe blu con una cinghietta. Scarpe chiuse ben fatte, non troppo alla moda, conosci il tipo. Ciò che non sai è come abbiamo discusso sull’opportunità di prendere quel tipo di scarpe che secondo Beth tutte le bambine avrebbero portato. Abbiamo detto di no alle scarpe di plastica di colore viola o rosa o arancione.
Beth era preoccupata che gli altri bambini ridessero delle sue scarpe da neonata. Alla fine si è provata quelle blu chiuse e con un sorriso ci ha detto che le sono sempre piaciute le scarpe con la cinghietta. È la primogeni-ta, ansiosa di piacere. È come le sue scarpe, solida e affi-dabile. Quanto le piacerebbe che tu menzionassi quelle cinghiette!
Spero che tu abbia notato subito che Beth è timida. Ti fa una testa come un barile quando entra in confi-denza, ma devi fare tu la prima mossa. Non scambiare la sua tranquillità per mancanza di intelligenza. Beth sa leggere qualunque libro per bambini tu le metta davanti.
Ha imparato a leggere nel modo in cui andrebbe insegnato. Lo ha imparato con naturalezza, rannicchiata nel letto con sua madre e me a leggerle storie durante l’ora del riposino, prima di addormentarsi e nei momenti di coccole durante tutto il giorno. Per Beth i libri sono sinonimo di divertimento e di affetti familiari. Per favore non modificare il suo amore per la lettura rendendo l’apprendimento un compito gravoso. Ci è voluta tutta la sua vita per instillarle la gioia dei libri e dello studio. Lo sapevi che Beth e i suoi amici hanno giocato alla scuola tutta l’estate in preparazione del primo giorno? Ti racconto della sua classe dell’asilo. Ognuno nella classe ha scritto qualcosa ogni giorno. Lei incoraggiava gli altri bambini che dicevano di non sapere cosa scrivere. Li aiutava con l’ortografia. Un giorno è venuta da me contrariata. Mi ha detto che tu saresti rimasta delusa perché lei non sapeva scrivere “sottrazione”. Adesso lo sa. Se vuoi, chiediglielo. La sua scuola per gioco quest’estate era piena di utili sostegni e della voce tranquilla di una maestra rassicurante. Spero che il suo mondo di fantasticherie si traduca in realtà nella tua aula. So che sei impegnata con tutte le cose che fa una maestra all’inizio dell’anno scolastico, per cui la faccio breve con questa lettera. Ma voglio farti sapere della sera precedente il primo giorno. Le abbiamo preparato il pranzo mettendolo nel cestino. Abbiamo predisposto lo zainetto con i materiali per la scuola. Abbiamo tirato fuori il vestito speciale e le scarpe, le abbiamo letto una storia e quindi abbiamo spento la luce. Io le ho dato un bacio e ho fatto per uscire dalla camera. Lei mi ha richiamato indietro e mi ha domandato se sapevo che Dio scriveva lettere alla gente e gliele metteva nella testa.
Le ho detto che non l’ho mai sentito, ma le ho domandato se avesse ricevuto una lettera. Sì. La lettera diceva che il suo primo giorno di scuola sarebbe stato uno dei giorni più belli della sua vita. Io mi sono asciugato una lacrima pensando: speriamo che sia così.
Più tardi ho scoperto un biglietto lasciatomi da Beth. Diceva: “Sono così fortunata ad avere un papà come te”.
Beh, cara maestra di prima elementare di Beth, io penso che tu sia fortunata ad avere un’allieva come lei. Contiamo tutti su di te. Tutti noi che abbiamo lasciato con te questa mattina i nostri figli e i nostri sogni. Quando prendi per mano i nostri bambini, cammina un po’ più dritta e un po’ più orgogliosa. Essere una maestra comporta una terribile responsabilità." 
 Dick Abrahamson tratto dal testo (contenuto nel libro "Brodo Caldo per l'anima")


Buona giornata a tutti!

19 commenti:

  1. e' BELLISSIMA... complimenti non l'avevo mai letta....

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  2. Questa "terribile responsabilità" me la porto a lavoro tutte le mattine!!
    A parte tutto, buone vacanze al tuo ometto!! :)
    Grazia

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    1. Ed' è questo senso di responsabilità che rende migliori gli insegnanti...
      Parola di ex educatrice e mamma ;)

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  3. ciao Diana, oggi accompagnando Luca al suo ultimo giorno di scuola di 1° elementare mi sono commossa pensando che il suo 1° anno è già finito e ho ripensato al 1° giorno...Mi sono sentita stupida, non ci si commuove anche all'ultimo giorno...e ora mi fa piacere vedere che non sono la sola a provare certe emozioni ed avere certi pensieri...
    un bacio

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    1. Ciao Sofia! Oh guarda, anche il mio ometto finisce il primo anno di primaria..non so, saremo strane noi mamme, ma il tempo sembra volare ed egoisticamente vorrei andasse più lento! -_-
      Non sei sola, no...per fortuna no! :)

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    2. Pensate a come mi sento io ... sono tutti e tre grandi ormai, Ilaria la mia grande quest'anno fa la maturità!!!
      mi ricordo come se fosse ieri la recita di saluto della sua 5 elementare, i pianti a dirotto :-) con la sua maestra ancora ci sentiamo e ci vediamo ... è una persona fantastica siamo state fortunate ... bacioni a tutte e due!! <3

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  4. Grande lavoro, grande responsabilità Quanto ci sarebbe da riflettere in questo mondo che va tutto di corsa e banalizza e consuma
    Vi abbraccio in questa giornata speciale,
    Daniela

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    1. ...e in uno stato che tanto sta facendo per distruggere la scuola, ma di questo magari ne parliamo un'altra volta!
      Grazie Daniela... quasi quasi ti adottiamo come nonna, che i nonni non bastano mai! :)

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    2. Non mi dispiacerebbe affatto sai? Mi sa che con voi mi divertirei parecchio!!!!
      Buona serata, Daniela

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  5. livinginmyhome.blogspot.it12 giugno 2013 alle ore 16:53

    Bellissima e commovente!!!
    Piera

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  6. A distanza di 14 anni dal primo giorno di scuola di Claudio e a 8 dal primo giorno di Andrea, questa letterina mi ha fatto ancora commuovere perché mi ricordo ancora entrambi i giorni e le emozioni che si portavano dietro. Oggi, proprio oggi, Andrea ha cominciato gli esami di terza media e la prossimia settimana toccherà a Claudio alle prese con la maturità. Stamattina non sono riuscita a fare colazione per la tensione, ho accompaganto Andrea e sulla strada del ritorno ho pianto un po' in macchina pensando al mio piccolo che cresce, e la settimana prossima so che succederà lo stesso con Claudio. Nel corso della loro carriera scolastica abbiamo incontrato insegnanti che non erano nulla più che lavoratori del settore pubblico ma abbiamo anche avuto la fortuna di trovare insegnanti eccezionali ai quali ho affidato con fiducia i miei gioielli. In bocca al lupo ai nostri ragazzi che vanno a scuola, in particolare a quelli come i miei che sono impegnati con gli esami, e in bocca al lupo ai nostri insegnanti che sappiano tirare fuori il meglio da loro, anche in un momento di grande difficoltà per la nostra scuola come questo che stiamo vivendo. Ciao, Silvana

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    1. Ecco. Mi hai fatto piangere...
      Perché io piango sempre, in realtà. Ho la lacrima facile...i figli mi hanno modificato il dna!!!
      Un abbraccio e grazie per questa tua condivisione tanto vera!
      Ti abbraccio

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  7. Ciao Carissima,qui da noi le scuole si son concluse sabato. La gnoma è rientrata in casa zampettante come un grillo(terminata la 2 elementare),lo gnomo con gli occhi gonfi di pianto e il naso gocciolante (terminata la 5elementare). A mio marito è toccato l'arduo compito di andarli a prendere a scuola e mi ha detto: Guarda Silvia,è stata una valle di lacrime.Piangevano TUTTI. E dovevi vedere le maestre!!!! Non sembra ma 5 anni insieme sono tanti.Lui ha avuto delle Guide Speciali:le migliori. Delle educatrici fantastiche,prima ancora d'esser insegnanti.Un GRAZIE a tutte le maestre,e ai maestri of course!
    Besos

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    1. Sai perché non ho pianto? Perché so che non è finita del tutto...
      Ma oggi, come spesso accade, mi son proiettata con la testa nel futuro e gli occhi mi si stavano inumidendo. Poi mi sono imposta di vivere e pensare solo ad oggi...
      Grazie davvero a tutti, soprattutto a chi ci crede... :)

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  8. Io continuo a pensare a quanto sia magica e speciale la nostra professione d'insegnanti!!Spero d'essere riuscita a vedere il "vestito" di oguno dei miei allievi,a capirne i suoi sogni ,a portarli,dolcemente,sulla strada del sapere...non è facile e pare che nella scuola di oggi , sia quasi impossibile...però quando mi ritrovo un biglietto segreto in cartella,tutto per me,con anche qualche errore grammaticale che mi dice: "Maestra,sei la migliore..".credo d'essere sul sentiero giusto.Ed un altro anno è finito!Un bacio al tuo ometto e a tutti gli studenti già in vacanza!

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    1. Sapevo che saresti venuta. Ti ho pensata quando ho deciso di scrivere questo post.
      La scuola di oggi è cambiata, ma la passione degli insegnanti e i bambini sono ancora quelli di sempre...è di voi che ci fidiamo, è a voi che affidiamo i nostri figli. A voi e alla vostra passione...la vostra missione.
      Vi vogliamo sommerse di bigliettini segreti!!!!

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